domenica 29 luglio 2012

Bodrum

Bodrum città frenetica e caotica colma di negozi aperti 24 ore al giorno, Alloggiamo in una piccola pensione a gestione familiare dove i turchi ci danno una prima dimostrazione del loro spirito di accoglienza. Dal punto di vista architettonico la città vista dall'alto ci propone case basse con tetti pari e tutte bianche con decorazioni blu in tipico stile turco. Nella città visitiamo il castello (di Alicarnasso) famoso nella storia perchè costruito da ottomani, e conquistato da crociati e inglesi nel corso dei secoli, presenta ora un bellissimo museo che espone reperti rinvenuti nei vari siti archeologici turchi, ma sopratutto una sezione dedicata all'archeologia subacquea forse unica al mondo.
Presente in città i resti della tomba voluta da Satrapo Mausolo, da cui la parola mausoleo. Nulla di spettacolare ma bel sito per la cura dei aprticolari e le esaurienti spiegazioni

Mentre il giorno riusciamo a pranzare con pochi spiccioli grazie ai delizioni borek e gozleme (pasta sfoglia ripiena di formaggio, verdure o carne) e a dissetarci grazie all' ayran (squisita bevanda a base di yogurt acqua e sale) e alla frutta e verdura sempre freschissima, la sera ci concediamo cena a base di pesce. Si può comprare direttamente  il pesce ai banchi del mercato, ovviamente trattando il prezzo come per ogni cosa, scegliere il ristorante preferito sedendosi al tavolo e aspettando l'arrivo dei piatti, gustando meravigliosi meze (piccole porzioni di antipasto).
La colazione turca prevede invece pomodori, cetrioli, olive, formaggio, pane, marmellata, miele, yogurt, the, con l'aggiunta per i turisti di latte fresco e dolci tipici.

Bodrum è stata però scelta come base per la visita dell'omonima penisola che con i suoi piccoli paesi in riva al mare e le scenografiche strade che scendono dai monti regalando paesaggi e tramonti da  sogno. Le strade turche smentiscono così alcuni dei nostri pregiudizi e, ponendoo attenzione alla guida altrui, risulta anche possibile divertirsi facendoci cullare dalla moto. Poche le moto di grande cilindrata presenti, ma fa piacere scoprire che tanti modelli che per anni ho visto solo sugli speciali di "Motociclismo" esistono davvero. Tra questi CBF 125, 150 (sorelline del mio giallone) e omologhe Yamaha che sono usate al pari delle macchine. Sfrecciano in due, tre, quattro, stracariche di taniche o spese anche su strade sterrate che tanto mi hanno fatto sudare solo per fare manovra.



Kaunos e spiaggia di Iztuzu

la barchina per raggiungere Kaunos
il sito di Kaunos

letombe dei re Lici scavate nella  roccia
panorama dall'acropoli




la spiaggia di Iztuzu




tramonto da Iztuzu
la palude dietro la spiaggia
in questo posto una tartaruga marina ha nidificato
ancora la palude
 
ed eccola finalmente... ciao Caretta Caretta!





venerdì 27 luglio 2012

La penisola di Bodrum

Spostandoci su strette stradine a picco sul mare e su statali di montagna riusciamo a completare il periplo della penisola. Meravigliosi scorci ci passano davanti fino al tramonto. Ci fermiamo per un bagno rinfrescante e il nostro pasto quotidiano per poi ripartire alla ricerca di nuove spiagge. Da questi primi tre giorni ci convinciamo di aver  fatto la scelta giusta. La varietà oltre che nei paesaggi è anche nel tipo di turismo che cerca di accontentare clienti di lusso che giungono in Turchia con barche private, alle modeste pensioncine a conduzione familiare (come la nostra).
Ogni piccolo pese ha le sue moschee, la paizza dove ritroviamo gli anziani a sorseggiare il buon the turco, il cay, giocare a carte e scambiare quattro chiacchiere. La via principale prende il nome dal fondatore della moderna repubblica turca Ataturk e il canto dell'imam dal minareto che richiama i fedeli alla preghiera sono le caratteristiche di ogni paese.
Diverso è l'atteggiamento nelle grandi città e nelle piccole località: nelle prime si nota un tenore di vita omai simile a quello di una qualunque città europea, mentre nelle seconde si vive ancora molto di agricoltura e pastorizia; gli abitanti si vestono acnora in modo tradizionale e non è raro vederli spostare a dorso di mulo.
Nelle spiagge frequentate maggiormente dagli abitanti del luogo le donne continuano a vestirsi come richiede la loro cultura, anche se nei giovani  si nota un diverso atteggiamento nei confronti della religione.
Le spiagge che ci sono piaciute maggiormente sono rimaste di una natura selvaggia e non è raro fare il bagno in acque incontaminate in compagnia di saraghi, branzini, triglie, cefali, sogliole, tracine, stelle marine e qualunque altra forma di vita acquatica.
Ci rimane nel cuore Gumusluk paese chiuso la traffico e privo di vie asfaltate con la sua bella spiaggia e l'isola dei conigli raggiungibile sia a nuoto che con una breve passeggiata su scogli a fior d'acqua.
Il giro della penisola è di circa 70 Km che diventano circa 100 per scendere nelle varie località.

                                                                                                                                                       


Ortakent


Gumusluk




Yalikavak



Ancora in giro per la penisola...














La penisola di Bozburun